Post date: Mar 29, 2015 5:01:49 PM
Anche se si fanno due giorni di aereo, e cinque di vacanza.
Anche se qualche giorno fa freddo e noi, che ci siamo scordati o non abbiamo mai consosciuto l'inverno, ci prendiamo il raffreddore.
Anche se all'arrivo ci era presa un po' di tristezza pensando che l'ultima volta che eravamo venuti c'era Monica ad accoglierci.
Anche se con i bambini non si puo' fare tanto i turisti, e a volte si stancano e lagnano e diventano insopportabili.
Ma poi chi l'ha detto, a vedere la Monna Lisa in fondo ci hanno trascinato Costanza e Luna, e quando ci siamo arrivati, Rocco che non ne sapeva proprio niente ha detto che aveva un bel sorriso.
Che se si passeggia a Montmartre e la nonna Fiora racconta dello zio Italo, scappato la' per un amore impossibile a dipingere quadri che nessuno mai vide, sembra poi quasi di vederli.
Che Belville e' proprio come nei romanzi di Pennac, e che ha il mercato piu' bello, lungo e colorato che abbia mai visto.
Che un gelato sublime mangiato su un isola all'angolo di un marciapiede, e' tutta un'altra cosa.
Che un bel gioco e' ancora piu' bello se giocato al Jardin de Luxembourg
Che un terzetto cosi', e' anche piu' bello degli sfondi.
Che se si portano tre bambini sulla cima della torre Eiffel, sembra di portarli in cima al mondo.
Che passeggiare dentro Versailles fa sentire i bambini re e regine, e remare su una barchetta sul lago di fronte fa bene a tutti tranne alla schiena dello zio Uge
Che mi ero scordata come sono le citta' con un fiume che scorre nel mezzo, e chenavigare sul fiume e' come sfiorare tutto.
Che nelle mie vene e in quelle di mio fratello scorrono non solo lo stesso sangue ma anche gli stessi pichet di vino.Che uno gigot d'agneaux mi riporta indetro a quando nonno Franco li portava dai sui viaggi di lavoro e li cucinava lui.
Che una vetrina di formaggi cosi', altro che riflettersi dentro.
Che il foie gras non si potrebbe portare a casa, ma infili la scatolina tra i vestiti e incroci le dita.
Che una raclette, una foundue alla Bourgignone, e una alla Savoyarde sullo stesso tavolo, solo noi.
Che Nicolas Flamel esiste davvero, non se l'e' inventato J.K. Rowling, e che il suo albergo e' adesso la casa piu' antica di Parigi.
Che chissa', magari al centre Pompidou, sono nati nuovi artisti.