Post date: Oct 21, 2016 12:38:35 AM
Fossi stato qui, mi sarei sdraiata sul letto accanto a te e ti avrei raccontato cosa era successo, in quest'anno.
Ti avrei detto che in Italia non ci siamo venuti quest'estate, e che invece abbiamo attraversato l'America, da Los Angeles a Chicago, per vedere il retroscena. Ti avrei detto delle montagne, delle pianure, delle valli e delle foreste, delle città dei paesi e delle loro stranezze. Non sarei andata in ordine, ti avrei detto dei posti e delle cose in ordine sparso, quando venivano.
Ti avrei raccontato che ogni 21 ne ho fatta una delle tue (ricette), e sono venute niente male. Ormai sono un po' a corto di ricette scritte, bisognerà che vada a memoria.
Ti avrei detto che Luna ha cominciato la scuola media, e che funziona molto diversamente che da noi. Gli studenti girano come trottole da un'aula all'altra, come se fosse l'Università, stanno fino alle tre e poi sono oberati di compiti, hanno le materie principali tutti i giorni, un'ora ciascuna. Ci sono regole ferree sui tempi e persino sulla struttura dei quaderni ad anelli. È strano sai come la pensano qui, quando sono piccoli li soffocano di attenzioni e premure, poi appena crescono un po' sembra che debbano diventare adulti tutto d'un tratto. L'avresti trovato strano anche tu.
Ti avrei detto che Rocco sarà il tuo successore in cucina. Non perde occasione di venirmi ad aiutare, impasta, taglia, mescola, assaggia, propone idee ed ingredienti nuovi. Qualcuna ha anche senso.
Ti avrei detto che non mi sveglio piu' alle cinque del mattino, ma esco poco prima delle otto, accompagno i bambini a scuola, poi mi faccio inghiottire, con una piccola allegra combriccola di colleghi, dal traffico dell'ora di punta in città. A casa torno poco prima delle sette, come facevi tu, e finalmente capisco perchè ti buttavi sulla poltrona con quel giornale.
Ti avrei chiesto se ti ricordavi quando, poco piu' di un anno fa, mi mettevo sul letto accanto a te e guardavo gli annunci immobiliari, per cercare un piccolo nido a Firenze. Ti dicevo gli indirizzi e tu sembravi scovare nella memoria dov'erano, e poi sentenziavi se ti pareva buono oppure no.
Ti avrei detto che l'abbiamo trovato, il piccolo nido, sui tetti che guardano quella Boboli di cui a volte parlavi, baluardo della tua gioventu'. Questo Natale saremo lì, magari porterò anche i bambini alla Specola, che è a due passi, come mi portasti tu tanti anni fa.
E poi chissà quante altre cose, ma con te non è mai stato importante dirle tutte insieme.