Post date: Jul 6, 2016 10:23:49 PM
I colori dei fuochi d'artificio li abbiamo visti nel deserto. Sono cominciati che era già molto buio, ma noi siamo arrivati al tramonto.
Abbiamo aperto il portabagagli, che noi il pick up truck non l'avevamo, e i bambini si sono seduti, rivolti verso le rocce. I gentili vicini ci hanno dato girandole e accendino, e hanno cominciato a intrattenerci, con i loro fuochi.
Veri, non solo petardi, quelli li lasciavano ai
bambini. Intorno, altri rispondevano. Un vero quattro di luglio.
La mattina abbiamo lasciato il bianco dei teepee per il vento e i colori.
I verdi, marroni, ma anche blu, nero e viola dei tronchi petrificati, che Rocco si aspettava che la
foresta pietrificata fosse una foresta vera, gli abbiamo detto che lo era, decine di milioni di anni fa.
E il deserto dipinto, che ci è apparso da una curva sulla strada e ci ha levato il fiato, come fece al conquistatore che lo chiamò pintado.
E il vento che ci ha trascinato nel New Mexico, quando i colori si sono schiariti sulle montagne, e picchiettati di alberi verdi, mentre il rosso si è trasferito nelle case,
adobe di terracotta stondata. E le pianure sempre infinite ma piu' verdi.
E il rosso velluto e i legni scuri del motel, El Rancho, tappezzato di foto eleganti di stelle del cinema, con i loro nomi sule porte che li ospitarono. E i bianchi del muro e ancora i marroni dei mobili di una stanza che davvero offriva, come da slogan, lo charme del passato e la convenienza del futuro. Facciamo il presente.
E le salse, verde e rossa, sulle sopapillas del buchetto gremito di locali, nativi americani e ispanici, e della loro gentilezza.
E i murales variopinti di Gallup, e le danze Navajo nella piazza di ghiaia di fronte al municipio, e la passeggiata nel vento per tornare al motel.
E la luce limpida e chiara del tramonto, e la penombra della poltrona comoda davanti al grande camino della lobby, chissà quali stelle del cinema ci si credeva di essere.
E i turchesi dei gioielli che volevano venderci, i nativi.
E ancora vento montagne pianure e colori lungo la strada, che qui entra ed esce dall'interstate 40, fino ad Albuquerque.
Ci è sembrata una città enorme, tanto era distante Los Angeles.